Un Architetto Romano al lavoro su Ledoux

di Carlo Severati

Giulio Balduini (studi a Roma, Architettura Sapienza  con Giorgio Calzabini, e ICOMOS), abilitato in Francia al Restauro di edifici di ordine superiore  (Classé) ha fatto un accurato intervento di Restauro ( al limite della manutenzione ordinaria ) e di adeguamento di tre edifici collocati nel semicerchio disegnato da Ledoux.

L’Architetto vive in una cittadina, Lons le Saunier (it. Salinatore; date le condizioni di lavoro – 50° e umidità 100/100 – lo proporrei come origine de nostro saunasudataccia -, dato invece per voce finnica del 1932 ) con un nome che sa di sale, come il vicino Arc et Senans e il vicino Salins des Bains.

Edifici costretti, al contrario di quelli per la lavorazione del sale, rettilinei, a delle geometrie baroccheggianti ( proprio per essere collocati su un semicerchio), che rendono complessa anche una operazione tecnica relativamente semplice: coperture, per capire, a doppia curvatura.

I luoghi citati, con Miserey Salins, Poligny, Grozon e Montmorot sono collocati nel distretto salifero della Francia: un territorio marnoso e in parte calcareo. Alexander von Humboldt chiamò questi calcari  “Jurakalk” nel 1795. La parola “Jura” deriva a sua volta dalla radice celtica jor (latinizzata in Juria), che significa foresta in riferimento al fatto che le montagne erano coperte di boschi (Wikipedia). La Foresta di Chaux,appunto. Da qui, Jurassico.

Nella scomparsa dell’Oceano Teti per l’affiorare del Jura, enormi quantità di acqua rimangono imprigionate sotto terra: diventano in milioni di anni salgemma e acqua quattro volte più salata degli attuali oceani. L’uso di questa riserva naturale consente ai Re di Francia di avviare il monopolio del sale nel Paese, imponendo una gabella a tutti i maggiori di 8 anni. Una vicenda che comincia nel 1246 e finisce con la Rivoluzione, quando i gabellieri vengono ghigliottinati.

Gli edifici restaurati da Balduini ( Bernier est, Comis Est  e Marechallerie) addetti un tempo alle esigenze civili della Salina e destinati ad essere musealizzati nel grande progetto statale ( Conseil Départementale des Doubs 25) sono stati – come l’intero complesso- realizzati da Ledoux in solo 7 anni. Un grande sforzo costruttivo  e di approvvigionamenti di materiali.Si trattava di un restauro con interventi su pietra, legno e speciali  tegole e una protezione degli edifici dalle intemperie con una copertura temporanea.

Ricorda Giulio:
….plusieurs aspect de restaurations était demandé ce que il avait plu au jury c’était ma phrase sur l’effacement de mon intervention sur les ouvrages en particulier  sur la pierre de taille et le  sur système d’isolation thermique  .
Les propositions étaient minimales contemporaine ,avec un souci sur l’aspect du respect de l’environnement .C’était nouveau pour les Monuments Historiques Classé la loi récente de 2010 mise en application en 2011 sur  les monuments reconnaissait les diplômes  de restaurateur de la CEE  2010
Compte tenu de mes diplômes  d’architecte italiens (Faculté de Rome La Sapienza e scuola di restauro,San Michele ) mon agrément  aux monuments classé n’arrivait  pas  que le député du Jura  Jaques Pelissard interpelle directement le Ministre  Frederic Mitterand   récemment Ministre de la culture venait de passer trois ans à Rome comme Directeur de la prestigieuse Villa Médicis. Le Ministre  écrit  à Jaques Pelissard une très belle lettre d’agrément en me demandant de persévérer dans mon combat pour l’architecture et l’engagement sur la restauration , certaines de mes réalisation n’étaient pas passé inobservé au Ministère  de la Culture  en particulièrcelles d’Arbois . La visite officiel du site , la du Département qui vont suivre :le projet était début juin 2012. 

Rendez vous   devant la majestueuse   entré principale au sud de de Charles Nicolas Ledoux , architecte né à Dormans en Champagne en 1736 , avec le Directeur des Services , le Directeurs du Service bâtiment ,le responsable technique ,  le Directeur de la Saline qui était me recevoir dans ce cadre magnifique .
Fait le tour du propriétaire,  évoqué les problèmes  des bâtiments,  les contraintes d’exploitation  du site,  les problèmes technique . J’étais accompagné par l’économiste de la construction seul représentantde mon equipe de Maîtrise d’Oeuvre . Nous nous sommes rendus ensuite après en salle de réunion pour vérifier le calendrier des étudesavec grande émotion ,puis  déjeuné au Restaurant  de la Saline dans la grande salle de la Marechallerie.La Présidente du conseil Départemental du Doubs  nous  a rejoint, le courant  est passé   vite . Grâce à mon accent romain le repas ce passe à merveille ,la balle est dans mon camp.

Oltre al tema tecnico della coibentazione, scelta in copertura per Bernier Est e Commis Est e al primo solaio per la Marechallerie, le tegole, a volte a doppia curvatura, prodotte con le speciali marne citate ( che cuociono a 1000 gradi), poggiate sul sistema esterno di travicelli orizzontali, hanno rappresentato di per sé un prova impegnativa per progettista e maestranze.Tuiles , provenienti da 5 fornaci, scelte, con approvazione delle superiori autorità, mixed colors e rese irregolari nel taglio. Una scelta giustificata dal fatto che, nell’edificio originale, come la pietra proveniva da diverse cave, così le tegole provenivano da diverse fornaci con ovvie differenze di forma e colore.

Dal secolo che corre, per Porta Maggiore, fra Eurisace e Claudio ( 50 a.c.-52 d.c. ) sono necessari quindi molti passi indietro – fino a 150 milioni di anni fa, come abbiamo visto- per confrontarsi con questa realtà geoarchitettonica.

Ritroviamo in Ledoux questo incrocio romano fra le Vie Casilina e Prenestina, riferimento di molta architettura europea dal XV al XX secolo : l’ordine rusticated della Casa del Direttore, la materializzazione degli sfiati dell’essiccazione delle acque nei doccioni col sale rappreso, come le bocche del forno di Eurisace.

                   C.S. 07 03 21