C’era una volta, a piazza di Spagna…
di Maria Spina
Nell’area posta tra vicolo del Bottino e salita di San Sebastianello, sino a questa estate c’era un gabinetto pubblico interrato. Pubblicizzato inizialmente come gratuito, ben tenuto, aperto nelle ore centrali della giornata (10.00-19.40) e accessibile anche ai disabili, si è avviato verso una fase di lento declino dopo l’applicazione della tariffa di 1 euro.
Eppure, non più tardi di 18 mesi fa, a seguito di un sopralluogo alla struttura, due dirigenti di Ama Spa, guidati dall’assessore Maurizio Pucci, avevano proclamato: «stiamo intensificando la manutenzione dei bagni […]. L’obiettivo è intervenire anche sugli altri impianti come quelli di Colosseo e piazza Zanardelli». Buoni propositi che però non hanno avuto alcun seguito. Da vari mesi, infatti, il gabinetto sulla piazza è chiuso da transenne che ne impediscono il funzionamento. In nome di un fantomatico cantiere di ristrutturazione di cui, nonostante gli avvisi on line del Comune di Roma, si continua ad attendere la reale attivazione, la Cogeim Spa ha messo fuori causa uno delle pochi WC dignitosi della Capitale. Ma perché?