di Giancarlino Benedetti Corcos
il vespasiano… un’eco lontana di un imperatore che inizia i lavori del Colosseo, l’anfiteatro Flavio che è il simbolo di Roma, e di più inventore appunto dei vespasiani, cioè orinali per raccogliere la pipì, per conciare le pelli e altro, una vera attività industriale dove si raccoglieva il nostro liquido…
Sono stato invitato da Carlo Severati, Alberto Giuliani e tutta la galleria Embrice…, Massimo Alessandrini, Emma Tagliacollo e Maria Spina, a ripensare artisticamente ai vespasiani e riattivare la loro memoria. Ne vediamo un po’, liberty e deco, NELLE FOTO DI QUELLI DISTRUTTI ALLA FINE DEGLI ANNI ’70.
Subito ho pensato di dividere lo spazio con Fausto Delle CHIAIE… LO POTETE VEDERE NEL SUO STUDIO MERAVIGLIOSO EN PLAIN AIR A PIAZZA AUGUSTO IMPERATORE SOTTO LA SCRITTA RESTAURATA DEL DIVO AUGUSTO. LUI LAVORA CON LE SUI FRAMMENTI RITROVATI SULLA STRADA UNA BATTAGLIA DOLCE, PACIFICA E POETICA CHE LO PORTA A VELEGGIARE COL LINGUAGGIO E FARCI RIFLETTERE SUL QUOTIDIANO nella SUA SUPERFICIE e nella SUA PROFONDITÀ. Ecco infatti apparire di lontano il pensiero del vespasiano pensiero architettonico, pensiero artistico, pensiero necessario di una necessità vitale… la MINZIONE. ED È APPUNTO QUESTO SUO ESSERE SU STRADA CHE LO AVVICINA AGLI ARTISTI CHE FANNO DELLA STRADA IL TEATRO DELLA LORO FANTASIA E OSMOSI CON IL MONDO E LE SUE MOLTITUDINI UMANE… ECCO IL PENSIERO… LOTTARE CON L’ARTE PER RIDARE ALLA NOSTRA AMATA ROMA I SUOI VESPASIANI QUESTA VOLTA PERÒ RIPROGETTANDOLI, PER UOMO E PER DONNA, ABOLENDO QUEL MASCHILISMO CHE HA DOMINATO DAL VENTENNIO AI NOSTRI GIORNI INCONTRASTATO.
Poi ho pensato di invitare artisti che conosco da tempo e anche con casualità, e che ho incontrato in questi giorni. il caso è stato determinante per coinvolgere più artisti possibile in una potenzialità trasformativa dell’arte di occuparsi del mondo. E allora ecco Ugo Scala, Esmeralda Crea, l’architetto Bruno Battelli, Corrado Sassi, Adelaide Innocenti, l’astrattista Salvatore Pupillo, il designer Roberto, la stilista Marina Gabriele, Roberto Licenziato, Tommaso Cascella, Anton Pasterius, Luigi Scialanga, l’architetta artista Sofia Scripilliti, la fotografa Nora Lux, Teresa Coratella, Paolo Ramundo, Cesar Gala, Andrea Bottai, Claudio Bianchi, Andrea Barzini, che creeranno delle micro opere per la mostra. un vero e proprio tam tam sul vespasiano ritrovato… Ma prima siamo passati a salutare il palazzo dell’oro al civico 268 di via Merulana dove Gadda ha ambientato Quer pasticciaccio brutto de via Merulana e lì verrà recitata una commediola in un atto solo di Giancarlino Benedetti e Laura Rosso dove, riecheggiando i colori della Roma del pasticciaccio solo appena acquerellata, l’attrice Patrizia Sacchi impersonificherà una romana che per andare alla toilette, e non essere cacciata dal bar, si rassicura sedendosi e tenendosi le ricevute della consumazione dicendo: “…ce posso sta!!!!???”. Al riparo dall’aggressività umana… Paolo Zambiasi ci riporterà, un po’ con lei, all’atmosfera del pasticciaccio e di Marietta che “piscia in piedi” (dalla Cognizione del dolore). Giancarlino realizzerà due vespasiani trash colorati davanti a Gaddus al palazzo dell’oro… e come quando Gadda pubblicava su un giornale il pasticciaccio, scrivendo alla fine della puntata – continua –, noi abbiamo solo cominciato la prima puntata perché la prossima sarà la vera progettazione dei vespasiani a Roma, da parte di artisti e architetti, secondo un criterio non globalizzato. Infatti i vespasiani dovrebbero essere secondo il nostro pensiero realizzati un po’ uno diverso dall’altro e non tutti uguali – continua –
Roma, ore 2.00 del 18 novembre, der 2015