1_Architettura della nuova Europa – Introduzione di Carlo Severati
(nell’immagine: Ruins_of_Dashuifa)
L’esercizio critico in ricerca dell’Architettura Europea fuori d’Europa, ancor prima dell’anno 1000, porterebbe da solo ad una Storia dell’Architettura reimpostata sul piano delle dinamiche e dei possibili reciproci influssi, piuttosto che sui patrimoni monumentali e urbani delle città europee. Dal grande Palazzo d’Estate costruito a Beijing nel giardino Yuanmingyuan dai Gesuiti francesi per gli imperatori qing Kangxi e Yongzheng all’inizio del settecento, all’edicola rinascimentale al centro del labirinto nello stesso giardino; al palazzetto conosciuto come casa di Colòn a Santo Domingo, precocissimo esempio di manierismo cinquecentesco, il panorama si allarga a dismisura ad est, ovest e sud. Ad ovest con la fondazione dell’architettura dei nuovi Stati Nazionali Americani, a sud e a sud est con l’opera di Edwin Luthyens, fino a Capetown, e a New Dehli; ad est, dalla Torre dei Genovesi a D’Aronco e Bruno Taut ad Istanbul, e, con lo stesso Taut e con Antonin Raymond, quasi un secolo fa, fino al Giappone. Un Giappone già citato nella letteratura italiana da Marco Polo e reiterato come limite estremo nell’Orlando di Ariosto: null’altro che la storia di una conversione, quest’ultimo, ma monumento moderno europeo, presentato a Ferrara a CarloV e rapidamente tradotto in varie lingue. L’Europa che Nikolaus Pevsner prende in considerazione nel suo “An outline of European Architecture” del lontano 1957 comprende l’Inghilterra – ovviamente – la Francia, l’Italia, la Germania, la Spagna e il Portogallo. Si tratta, soprattutto, di architettura Europea in Europa; anche se, parlando della Architettura portoghese del tempo di Manuel I, l’autore non può fare a meno, per trovare una qualche spiegazione delle aporie manueline, di ricorrere alle influenze eventualmente derivate sulla architettura portoghese dalla architettura delle Indie Orientali, colonizzate già alla fine del 1400.
La “Architettura del Manierismo del Cinquecento Europeo”, di Manfredo Tafuri, 1966, pur in un dialogo a distanza con Pevsner (Tafuri invita infatti ad una nozione di manierismo inclusiva, più ampia delle variazioni sui temi classicisti), tratteggia di fatto in modo approfondito il manierismo italiano, da Antonio da Sangallo il Vecchio a Giovan Battista Montano. Si rivolge poi alla Francia, affrontata anch’essa in modo sistematico e non solo per i numerosi debiti all’architettura della penisola italiana; liquida poi in poche pagine le vicende polacche, boeme e danesi con un cupo accenno alla Spagna. Conclude Tafuri: Il processo di unificazione relativa, compiuta in Europa dalle diverse correnti manieriste, produce una vasta fioritura di contaminazioni che ci fanno registrare le resistenze opposte da tradizioni e culture non disposte ad abbandonare valori radicali delle proprie storie etniche, specie nei paesi nordici e nell’Est europeo. In anni successivi la Russia era Europa, e Rastrelli, naturalizzato russo, e poi Guarenghi, sono gli Architetti di Caterina II per San Pietroburgo. L’Europa politica del terzo millennio, con l’adesione croata del 2013, ci mette di fronte oggi 28 Città Capitali d’acque e ponti – con l’unica eccezione di Sofia – e di cupole, campanili, minareti, castelli, palazzi, strade e piazze, la maggioranza delle quali con tracce tangibili di fabbriche dell’Impero Romano al tempo della sua massima estensione; le storie delle quali si sono intrecciate nei secoli con percorsi ancora in buona parte da decifrare sul piano storico. Architettura imperiale romana che, nelle province più lontane da Roma, svolge anche temi autonomi e ibridati di culture locali, come i disegni di Giovan Battista Montano dimostrano. La nuova Europa apre occhi nuovi sulla sua Architettura.
2_L’Architettura della nuova Europa di Emma Tagliacollo
Premessa
L’idea di questa ricerca nasce nel 2006 in seguito a una borsa di studio del Ministero degli Affari Esteri italiano per Cipro e la Turchia: il primo un paese europeo di cui, in Italia, non si avevano molte notizie bibliografiche, poche guide turistiche e nessun testo sull’architettura; la seconda una nazione con aspirazioni europee con conosciute e codificate relazioni culturali con l’Europa.
Da lì è iniziato un rapporto di continuità con Cipro (che da poco era entrata in Europa) e con la Turchia (che ha alternate vicende di avvicinamento all’Europa).
Successivamente la relazione culturale con Cipro si è consolidata con un lungo periodo di residenza nell’isola, grazie a una borsa di studio della Fondazione Leventis e a un incarico da parte dell’Ambasciata italiana a Nicosia che mi ha permesso di curare una mostra e scrivere un libro sul legame che unisce l’Italia a Cipro tramite gli architetti ciprioti che si sono formati in Italia e che, tornati in patria, hanno iniziato a trasformare le città con i loro progetti (Cipro Italia A/R Architettura, Aracne editrice, Roma 2010 cnf. http://www.aracneeditrice.it/aracneweb/index.php/catalogo/area/areascientifica/ingegneria-civile-e-architettura/9788854834439-detail.html#!)
La curiosità di comprendere i legami che uniscono tra loro i paesi europei è nata subito e da lì sono cominciati alcuni viaggi nei paesi della nuova Europa, come la Repubblica Ceca, la Slovacchia e la Bulgaria.
Viaggiando in questi paesi europei è stata chiara la necessità di poterli conoscere meglio, di sciogliere i legami che corrono sotterranei tra di loro e che li legano, tanto da ritrovare nell’idea dell’Unione Europea un modo per riconoscere, consolidare, riappropriarsi della propria identità.
Non è però solo questione di ricercare alcuni elementi comuni, la sfida è anche quella di comprendere le differenze che spesso li uniscono, al di là della storia comune o della lingua che talora deriva dalla stessa famiglia linguistica.
I Paesi membri dell’Unione Europea
Attualmente i Paesi che costituiscono la comunità europea sono 28. Qui di seguito il loro elenco in ordine di adesione all’Unione: nel 1952 il Belgio, la Francia, la Germania, l’Italia, il Lussemburgo e i Paesi Bassi; nel 1973 la Danimarca, l’Irlanda e il Regno Unito; nel 1981 la Grecia; nel 1986 il Portogallo e la Spagna; nel 1995 l’Austria, la Finlandia e la Svezia; nel 2004 Cipro, l’Estonia, la Lettonia, la Lituania, Malta, la Polonia, la Repubblica Ceca, la Slovacchia, la Slovenia, l’Ungheria; nel 2007 la Bulgaria e la Romania e nel 2013 la Croazia.
A questi si andranno probabilmente ad associarsi nel tempo: l’ex Repubblica iugoslava di Macedonia, l’Islanda, il Montenegro, la Serbia, la Turchia, l’Albania, la Bosnia-Erzegovina e il Kosovo.
Ognuno di loro rappresenta un affresco di storia, di società, di cultura e di architettura che è necessario esplorare come prima di noi hanno fatto i viaggiatori, gli scrittori o gli editori come Giangiacomo Feltrinelli, nella ricerca di una nuova vitale letteratura, e Sandro Ferri e Sandra Ozzola per Edizioni e/o, che per primi hanno presentato un catalogo sugli scrittori dell’Europa dell’Est.
Brevi schede sulle architetture dei Parlamenti europei
Il primo passo è stato di ricercare gli edifici dei parlamenti dei 28 paesi europei, con l’idea di scrivere una breve scheda con immagini dell’edificio. L’architettura infatti caratterizza la forma e l’aspetto delle città con la sua presenza materiale nella vita quotidiana; spesso rappresenta anche parte dell’identità nazionale o vuole esserne il simbolo o la sua affermazione; molte volte è frutto di processi politici.
L’architettura può darci delle indicazioni nella ricerca di un cosiddetto ‘stile nazionale’ o può evidenziare i legami con altre regioni, anche lontanissime, grazie all’esportazione o all’adozione di modelli compositivi che si radicano nel territorio.
1.
Reichsratsgebäude, Austria, Vienna, Architetto: Theophil Hansen (Copenaghen, 13 luglio 1813 -Vienna, 17 febbraio 1891), realizzazione del progetto: 1874-1883, l’edificio è stato progettato in stile neoclassico dopo l’abbattimento delle mura che circondavano Vienna.
2.
Federaal Parlement van België, Belgio, Bruxelles, Architetto: Barnabé Guimard (Amboise 1734 – Mosnes 1805), realizzazione del progetto: 1783.
3.
Народно събрание (Assemblea Nazionale), Bulgaria, Sofia, Architetto: Konstantin Jovanović (Vienna, 13 Gennaio 1849 – Zurigo, 15 Febbraio1923) autore anche del parlamento Serbo, realizzazione del progetto: 1884 -1886.
4.
Il 16 agosto Sir Hugh Foot, ultimo governatore britannico, ha consegnato il potere al primo Presidente della Repubblica di Cipro, l’arcivescovo Makarios III eletto a seguito delle prime elezioni presidenziali del 13 Dicembre 1959 (cnf. http://www.parliament.cy/).
4.1
Ktήrio Βουλή των Antiproswpwν, Cipro, Lefkosia, Architetto: Christofies, realizzazione del progetto: l’edificio è stato disegnato nel 1958 dall’Ufficio dei Lavori pubblici sotto la direzione dell’architetto cipriota Christofies con la funzione di Ufficio per la pubblica informazione. Dopo l’indipendenza, l’edificio è stato trasformato in Parlamento.
5.
Sabor, Croazia, Zagabria, realizzazione del progetto: 1908-1910, l’edificio è stato costruito al posto di un complesso di case realizzate tra il XVII e il XVIII secolo.
6.
Christiansborg, 1674.
6.1
Il Castello Copenhagen, 1370-1731, sorgeva nel luogo in cui oggi si trova il Christiansborg Palace (cnf. http://www.christiansborg.dk/oplev-slottet/slottets-historie/koebenhavns-slot/, immagine: Styrelsen for Slotte og Kulturejendomme).
6.3
Il primo Christiansborg Palace, un palazzo barocco in uso dal 1740 al 1794 (cnf. http://www.christiansborg.dk/oplev-slottet/slottets-historie/det-foerste-christiansborg/, immagine: Styrelsen for Slotte og Kulturejendomme).
6.4
Il secondo Christiansborg Palace: un palazzo neoclassico che dal 1849 diventa sede del Parlamento (cnf. http://www.christiansborg.dk/oplev-slottet/slottets-historie/det-andet-christiansborg/, immagine: Styrelsen for Slotte og Kulturejendomme).
6.5
Castello di Christiansborg e la cappella costruita da Christian Frederik Hansen tra il 1803-1828 (cnf. http://www.sadelmager-dahlman.dk/side12.html).
6.6
Il terzo Christiansborg Palace, 1884 su progetto di Thorvald Jørgensen (cnf. http://www.christiansborg.dk/oplev-slottet/slottets-historie/det-tredje-christiansborg/, immagine: Styrelsen for Slotte og Kulturejendomme).
6.7
Folketing, Castello di Christiansborg, Danimarca, Copenaghen, Architetti: Christian Frederik Hansen (Copenaghen, 26 Febbraio 1756 – Copenaghen, 10 Luglio 1845); per il secondo progetto, Thorvald Jørgensen (27 Giugno 1867 – 15 Maggio 1946) per la ricostruzione; realizzazione del progetto: il palazzo di Christiansborg – come oggi lo vediamo – è frutto delle ricostruzioni che hanno interessato la prima fortezza di Copenaghen del 1167, prima alla fine del 1800 e poi nel 1907.
7.
Il castello di Toompea.
7.1
Riigikogu, Estonia, Tallinn, realizzazione del progetto: XIV-XVI secolo, l’edificio è nel castello di Toompea.
8.
Il progetto di Eliel Saarinen del 1908 (cnf. http://uppslag.kaapeli.fi/bin/view/Uppslagsverket/SaarinenEliel da Museiverket och Finlands nationalbibliotek).
8.1
8.3
Eduskunta, Finlandia, Helsinki, Architetto: Johan Sigfrid Sirén (27 Maggio 1889 – 5 Marzo 1961), realizzazione del progetto: 1926-1931, l’edificio è il risultato di un concorso del 1924. Precedentemente al 1924 venne indetto un concorso da cui risultò vincitore il progetto di Eliel Saarinen (1908), che non venne mai realizzato. Recentemente l’edificio è stato ampliato.
9.
Palazzo Borbone, Francia, Parigi, Architetti: Lorenzo Giardini, Pierre Cailleteau, Jean Aubert (1680 – 1741), Jacques Gabriel, realizzazione del progetto: l’edificio venne realizzato fra il 1722 e il 1728 su idea della duchessa di Borbone Luisa Francesca, figlia di Luigi XIV. Al progetto lavorarono Lorenzo Giardini, poi Pierre Cailleteau detto ‘Lassurance’, infine Jean Aubert e Jacques Gabriel. Nel 1764, fu rilevato da Luigi Giuseppe di Borbone-Condé, che ne decise l’ampliamento e fece realizzare le due ali che cingono il cortile d’onore rivolto verso la piazza. Napoleone, fra il 1803 e il 1807, volle realizzare il prospetto che si affaccia sulla Senna.
10.
Il Reichstag, al momento del suo completamento nel 1894 (cnf. http://www.deutschlanddokumente.de/arcReichstag.php).
10.2
L’incendio del Reichstag, (cnf. Archivio Federale Tedesco (Deutsches Bundesarchiv), http://www.bundesarchiv.de/index.html.de numero di inventario Bild 183-R99859).
10.3
Reichstag, Germania, Berlino, Architetti: Paul Wallot (26 Giugno 1841 Oppenheim am Rhein – 10 Agosto 1912 Bad Schwalbach), restauro Norman Foster (Stockport, 1 Giugno 1935), realizzazione del progetto: l’edificio venne realizzato dopo il 1882, in seguito a un concorso che venne vinto da Paul Wallot. La costruzione iniziò il 9 giugno 1884, sotto Guglielmo I. Guglielmo II di Germania nel 1894, prima che la costruzione venisse completata e dopo la morte di Guglielmo I, mise in discussione l’istituto del parlamento.
Nel 1933 l’edificio venne danneggiato da un incendio, nel 1956 si decise di restaurarlo e in seguito a un concorso venne ricostruito tra il 1961 e il 1964 sul progetto di Paul Baumgarten.
Il palazzo venne usato però solo per occasioni di rappresentanza sino al 1990, dopo la decisione di spostare a Berlino la sede del governo e in seguito al restauro di Norman Foster del 1992 l’edificio venne restituito alla sua funzione.
11.
Βουλή των Ελλήνων, Grecia, Atene, Architetto: Friedrich von Gärtner (Coblenza 1792 – Monaco 1847), realizzazione progetto: 1836 e il 1842.
12.
Irlanda, prospetto del Parlamento, di Peter Mazell basato su un disegno di Rowland Omer, 1767 (cnf. http://www.andrewcusack.com/2010/06/16/parliament-house-dublin/).
12.1
La facciata e la cupola della struttura originale di Pearce (cnf. http://www.andrewcusack.com/2010/06/16/parliament-house-dublin/).
12.2
Oireachtas, Irlanda, Dublino, Architetto: Edward Lovett Pearce (Contea di Meath, 1699 – Dublino, 7 Dicembre 1733), James Gandon (Londra, 1743 – Lucan, 1823), realizzazione progetto: l’edificio risale al 1729, fu interessato da diversi ampliamenti: nel 1785 ad opera di James Gandon e infine nel 1787 ad opera di Robert Parke.
13.
Palazzo Ludovisi a Montecitorio (Roma, collezione Doria-Pamphili),
dipinto attribuito a Mattia De’ Rossi, ante 1655 (cnf. http://storia.camera.it/montecitorio#nav).
13.1
Carlo Fontana, Prospetto di Montecitorio da Il Palazzo Montecitorio e l’antica città, stamperia Buagni 1694 (cnf. http://diamante.uniroma3.it/hipparcos/carlo_fontana.htm).
13.2
Ernesto Basile, Prospetto principale dell’Aula dei Deputati a Montecitorio, 1905 (cnf. http://legislature.camera.it/serv_cittadini/leg13/02.convegni/14.mostrabasile.asp).
13.3
Palazzo Montecitorio, Italia, Roma, Architetti: Gian Lorenzo Bernini (Napoli, 7 Dicembre 1598 -Roma, 28 Novembre 1680), Carlo Fontana (Rancate, 22 Aprile 1638 – Roma, 5 Febbraio 1714); Ernesto Basile (Palermo, 31 Gennaio 1857- Palermo, 26 Agosto 1932), realizzazione del progetto: nel 1653 l’edificio, con la funzione di residenza, venne commissionato da Innocenzo X a Bernini. Dopo l’interruzione dei lavori tra il 1654 e il 1664, l’edificio venne usato da Innocenzo XII, su suggerimento di Carlo Fontana, come Curia pontificia. Il Fontana aggiunge il campanile e modificò il progetto dell’ingresso aggiungendo due entrate laterali.
Successivamente all’Unità d’Italia il palazzo venne espropriato dallo Stato italiano con la funzione di Camera dei Deputati. Ernesto Basile venne incaricato di ampliare l’edificio nel 1902, la sua opera di trasformazione si è protratta sino al 1927.
14.
Vidzeme House of the Knighthood, Saeima, Lettonia, Riga, Architetti: Roberts Pflūgs (1832 – 1885) e Jānis Baumanis (1834-1891), Eižens Laube (1880 – 1967), Andris Veidemanis, realizzazione del progetto: 1863-1867. L’edificio nasce prima come Vidzeme House of the Knighthood (Casa del Cavalierato) e successivamente diventa Parlamento. In seguito a un incendio del 1922 l’edificio è stato restaurato seguendo il progetto Eižens Laube che lo ha adattato alla funzione parlamentare. L’edificio ha subito nel tempo diverse modifiche, le ultime sono del 1997 ad opera di Andris Veidemanis.
15.
Aukščiausioji Taryba, Seimas, Lituania, Vilnius, Architetti: Algimantas Nasvytis (1928), Vytautas Nasvytis (1928) e Robertas Stasėnas, realizzazione del progetto: il Parlamento è stato costruito nel 1981 in seguito a un concorso del 1970.
16.
Chambre des Députés di Grand-Duché de Luxembourg, Lussemburgo, Lussemburgo, Architetto: Antoine Hartmann, realizzazione del progetto: l’edificio accolse la Camera dei Deputati dopo il 1860, precedentemente a questa data ospitava la famiglia granducale. Il restauro risale al 1857 ad opera di Antoine Hartmann; le ultime modifiche risalgono agli anni tra il 1997 e il 1999.
17.
Grandmaster’s Palace, Malta, Valletta, Architetti: Girolamo Cassar (1520-1590), realizzazione del progetto: l’edificio risale al 1571 ed è stato uno dei primi a essere costruito a Valletta. In origine ospitava la residenza di Eustachio del Monte, nipote del Grande Maestro Jean Parisot de Valette, fondatore della città. Quando il complesso venne acquistato fu dato a Girolamo Cassar l’incarico di trasformarlo.
18.
Olanda, Lodovico Guicciardini (1521-1569), vista de Binnenhof.
18.1
Olanda, Cornelis Peters (1847-1932).
18.2
Binnenhof, Paesi Bassi, Den Haag, realizzazione del progetto: è possibile pensare che al posto dell’attuale complesso vi fosse già dal 1230 una fortezza. Il complesso sorge sui terreni acquistati dal conte Fiorenzo IV di Olanda nel 1229, per costruirne la propria residenza.
Guglielmo II, suo successore, ha dato avvio all’espansione del castello terminata tra il 1248 e il 1280.
Il Binnenhof, nel tempo, è stato la residenza dei conti di Olanda e dei duchi di Baviera subendo alcune modifiche. Sotto il governo francese (1806-1810) l’edificio è stato abbandonato con lo spostamento degli organi amministrativi ad Amsterdam e solo dopo l’indipendenza dalla Francia si è iniziato a utilizzarlo. Nel 1848 ha rischiato di essere demolito.
19.
Castello Reale di Varsavia, Polonia, Varsavia, Architetto: Giovanni Battista Trevano (?-1644), realizzazione del progetto: l’edificio risale al XIV secolo e venne costruito dai duchi di Masovia. Giovanni Battista Trevano lo trasformò nel XVII secolo.
Nel 1573 nel palazzo vennero scritti gli emendamenti alla Costituzione della Confederazione Polacco-Lituana; nel 1791 venne redatta la Costituzione Polacca di Maggio, la prima costituzione nazionale moderna dell’Europa.
19.1
Sejm Śląski (Parlamento slesiano, Seconda Repubblica di Polonia: 1920-1945), Polonia, Katowice (Alta Slesia), Architetti: K. Wyczynski, Lech Wojtyczko, S. Zelenski, P. Jurkiewicz, realizzazione del progetto: venne costruito tra il 1925 ed il 1929. Nel 1925 l’architetto Adolf Szyszko – Bohusz annunciò un concorso per l’edificio del Parlamento. Il Parlamento su progetto di K. Wyczynski, L. Wojtyczko, S. Zelenski, P. Jurkiewicz, fu inaugurato nel Maggio 1929.
19.2
Sejm Rzeczypospolitej Polskiej, Polonia, Varsavia, Architetti: Kazimierz Tołłoczko (1886 -1960) e Romuald Miller (1882-1945), Kazimierz Skórewiczowi (1866-1950), Bohdan Pniewskiemu (1897-1965), Margaret Handzelewicz-Wacławek (1922 -1996) e Andrew Kaliszewski, realizzazione del progetto: il 1918 è l’anno di inizio dei progetti del complesso di edifici che costituiscono il Parlamento. Inizialmente si trasformò in Parlamento un liceo femminile seguendo il progetto di Kazimierz Tołłoczko e Romuald Miller, in un secondo momento Kazimierz Skórewiczowi disegnò un progetto di espansione per il palazzo.
Durante la seconda Guerra Mondiale una parte del complesso è andata distrutta, solo nel 1949 si iniziano i lavori di ristrutturazione che comprendono anche un’espansione guidata da Bohdan Pniewskiemu. Del 1989 è un’ulteriore espansione ad opera di Margaret Handzelewicz-Wacławek e Andrew Kaliszewski.
20.
Palácio de São Bento, Portogallo, Lisbona, Architetti: Afonso Álvares (Lisbona, 8 Agosto 1501 -Lisbona, 24 Dicembre 1580), João Turriano (1611-1679), Jean François Colson (Digione 1733 – Parigi 1803), Miguel Ventura Terra (1866-1919), Adolfo Marques da Silva, realizzazione del progetto: l’edificio venne utilizzato dal 1598 al 1820 come convento benedettino. Danneggiato dal terremoto del 1755 e dopo la soppressione degli ordini religiosi in Portogallo (1834) divenne proprietà statale e sede del Parlamento dal 1834 dopo il restauro di Jean François Colson. Nel 1895 un incendio distrusse parte dell’edificio che venne riparato da Miguel Ventura Terra e in seguito da Adolfo Marques da Silva.
21.
Inghilterra, J. M. W. Turner (1775–1851), The Burning of the Houses of Lords and Commons, 16 Ottobre 1834, (cnf. http://www.philamuseum.org/).
21.1
Vista di H.J. Brewer al tempo di Enrico VIII, (immagine: in «Builder», 1884).
21.2
Palazzo di Westminster, Regno Unito, Londra, Architetti: Charles Barry (Londra, 23 Maggio 1795 – Londra, 12 Maggio 1860) e Augustus Welby Northmore Pugin (Londra, 1 Marzo 1812 – Beddam, 14 Settembre 1852), realizzazione del progetto: inizialmente era la residenza reale. L’edificio venne ricostruito dopo l’incendio del 1834, in seguito a un concorso, e a quella data si può far risalire la maggior parte della struttura.
22.
Repubblica Ceca, Fotografia dell’ingresso della Straka Academy, 1905 (cnf. http://www.vlada.cz/).
22.1
Disegno della fine del XIX secolo (cnf. http://www.vlada.cz/).
22.2
Straka Academy, Repubblica Ceca, Praga, Architetto: Václav Roštlapil (1856-1930), per il giardino František Josef Thomayer (1856-1938), realizzazione del progetto: l’edificio è stato terminato nel 1866, inizialmente è stato un centro di accoglienza per bambini, sino al 1921 venne usato come sede dell’Unione degli Studenti. Dal 1939 è stato utilizzato con funzioni di governo.
23.
Palatul Parlamentului, Romania, Bucarest, Architetto: Anca Petrescu (20 Marzo 1949 – 30 Ottobre 2013), realizzazione del progetto: l’edificio iniziato nel 1983 venne completato nel 1986 durante il governo di Nicolae Ceauşescu. Per la sua costruzione sono stati demoliti parte del quartiere storico di Bucarest, alcune chiese cristiane ortodosse, delle sinagoghe ebraiche e delle chiese protestanti.
24.
Národná rada, Slovacchia, Bratislava, realizzazione del progetto: l’edificio principale è situato vicino al Castello di Bratislava, mentre il secondario, utilizzato con funzione governativa sino al 1994, si trova vicino alla Chiesa della Santissima Trinità.
25.
Moneta da 10 centesimi di Euro che raffigura il progetto mai realizzato di Jože Plečnik (Lubiana, 23 gennaio 1872 – Lubiana, 7 gennaio 1957) per il palazzo del Parlamento sloveno (la Cattedrale della Libertà) nel 1940.
25.1
Slovenski parlament, Slovenia, Lubiana, Architetto: Vinko Glanz (1902-1977), realizzazione del progetto: l’edificio è stato costruito tra il 1954 e il 1959.
26.
Edificio del Congresso dei Deputati, 1843.
26.1
Congreso de los Diputados, Spagna, Madrid, Architetto: Narciso Pascual y Colomer (Valencia, 1808 – Madrid, 1870), realizzazione del progetto: l’edificio è stato costruito tra il 1843 e il 1850.
27.
Valfrid Karlson (1855-1935), Progetto non realizzato per il Parlamento svedese.
27.1
Riksdagshuset, Svezia, Stoccolma, Architetto: Aron Johansson, realizzazione del progetto: venne costruito tra il 1897 ed il 1905. L’edificio venne fabbricato quando il vecchio edificio era diventato troppo piccolo e poco rappresentativo, inizialmente fu indetto un concorso che vinse Valfrid Karlson. Il suo progetto non venne però mai realizzato poiché il sovrintendente Helgo Zettervall chiese ai suoi collaboratori di presentare una nuova proposta e tra queste scelse quella di Aron Johanson. Tuttavia anche la sua idea è stata modificata nel tempo.
Tra il 1980 ed il 1983 venne ristrutturato e ingrandito; durante i lavori si scoprirono alcuni reperti archeologici, tra i quali le mura della città del XVI secolo.
28.
Ungheria, Budapest, Architetto: Imre Steindl (1839-1902), realizzazione del progetto: l’edificio venne costruito tra il 1885 ed il 1904 per rappresentare l’indipendenza della nazione all’interno dell’Impero Austro-Ungarico.