di Valeria Ottaviano
(Immagine: Bagni pubblici a Milano in una foto d’epoca)
Per far accrescere la consapevolezza dell’assenza dei bagni pubblici nel mondo, è stata istituita la giornata del World Toilet Day nata nel 2013 su contributo e promozione dell’ONU. L’evento si svolge ogni anno il 19 novembre. A Roma, per la prima volta, Embrice 2030 organizza e promuove il dibattito sui bagni pubblici con l’evento Roma re- cesso Mundi.
Le città del Bel Paese possiedono un immenso patrimonio storico-artistico e culturale visitato da molti turisti ogni giorno e in ogni periodo dell’anno. I flussi di visitatori ci mettono davanti ai limiti amministrativi e di gestione di alcune realtà italiane. Infatti spesso le città non riescono a soddisfare pienamente le esigenze base di un turista presentandosi con bagni pubblici inesistenti o mal funzionanti ma quasi sempre a pagamento per un servizio non offerto.
Apparentemente la questione dei bagni pubblici può risultare superflua, irrisoria, talvolta un argomento che fa sorridere o di secondo piano. In realtà è un tema che dovrebbe essere preso a cuore da tutti, in quanto la presenza di bagni pubblici è segno di civiltà e democrazia, è indice di pulizia e di dignità delle città stesse.
In molte realtà italiane l’assenza o la scarsa manutenzione dei bagni pubblici crea problemi ai cittadini e fa una pessima pubblicità alle stesse città, soprattutto se comparate con altre realtà europee.
La stampa negli ultimi anni sta dimostrando un interesse nei confronti di questo tema, dando voce alle lamentele dei cittadini che esprimono il loro dissenso per il totale abbandono o assenza dei bagni pubblici. Le città accumunate da questo problema sono, solo per citarne qualcuna: alcune città siciliane, Bologna, Cagliari, Roma, Sassari.
Vi sono alcuni casi virtuosi come quello di Rovigo che ha risistemato i bagni pubblici nel centro storico, Spoleto che ha investito 105 mila euro per ristrutturare 11 bagni pubblici mentre a Roma stiamo aspettando l’inizio dei lavori con una convenzione di 15 anni, si legge sul sito del Comune di Roma: «Si parte dai bagni interrati di Piazza San Giovanni, i lavori dei bagni proseguiranno in via Zanardelli, per passare poi a quelli in Piazza di Spagna e Piazza Sonnino. Inoltre si interverrà anche in Piazza Santa Maria Liberatrice, Largo di Villa Peretti, Via XX Settembre, Via Carlo Felice, Piazza dell’Esquilino, Piazza Porta Maggiore e Piazza della Città Leonina. Tutti i cantieri dovranno essere conclusi entro l’apertura della Porta Santa, prevista per l’8 dicembre prossimo. Il costo del servizio per i turisti sarà di un euro, mentre sarà gratuito per i possessori di Roma Pass Card e del Pass dell’Opera Romana Pellegrinaggi».
Per fortuna ci sono realtà positive come quelle del recupero dei bagni pubblici Liberty a Milano con lo scopo di rivalutare il patrimonio culturale e civile dei bagni; in questo contesto si inserisce anche la riqualificazione dei bagni pubblici del 1925 a Piazza Oberdan (Milano) ed anche a Montalto sono stati riaperti i bagni pubblici lo scorso 16 ottobre e «al fine di garantire la sicurezza e l’igiene della struttura è stato istituito un apposito servizio di sorveglianza e pulizia».
A Valletta (Malta) è stato trovato un modo originale per riqualificare i bagni pubblici. Nel 2009 uno studio di architetti ha avuto l’incarico da parte dell’amministrazione locale di utilizzare gli ambienti come luoghi per l’esposizione di arte contemporanea così da realizzare un luogo di attrazione indirizzato a coloro che non frequentano musei o spazi espositivi, contribuendo così alla diffusione di cultura e arte. (cit. sito bagnipubblicidalmondo)
Per facilitare la ricerca dei bagni pubblici è stata creata nel 2012 un’applicazione che consente a chi la utilizza di poter individuare facilmente il bagno pubblico vicino al luogo in cui si trova, da qui si è pensato di ampliare questa idea anche al resto dell’Europa. Tale idea è stata accolta ed è stata promossa in Italia con l’applicazione Android chiamata ShitMaster, l’applicazione va certamente migliorata aggiornando i bagni pubblici ma è comunque un inizio. La lista delle applicazioni si è allungata nel tempo con: ToiletFinder, Toliet Paris, WCRoma e Bagni Pubblici a Venezia e Sit or Squat che permette di trovare bagni nelle proprie vicinanze, recensiti da chi li ha utilizzati, localizzandoli sulla mappa e specificando il tipo di bagno.